Il cuore della sicilia
Da piccolo, non sapendo quando potevo ritornare ero in apprensione al ritorno dalle vacanze in Italia. Lo vivevo come un incubo, una separazione violenta. Quando sfioro con i piedi questa terra, provo uno strano sentimento, una sensazione di essere a casa mia ma senza veramente esserlo. Contraddizione. E questa domanda; sempre, incessante, perché sono così legato alle mie origini?
Sono nato in Francia da genitori italiani e mi piace parlarne (chi mi contraddirà, soprattutto qui?).
Questa volta, mi piacerebbe raccontarvi le mie origini siciliane. Condividere con voi la mia Sicilia e gli aspetti intimi, una Sicilia segreta e intatta, a volte dimenticata. Ma anche la Sicilia che evolve, si sviluppa e cambia con un ritmo tutto suo.
E confidarvi i miei incontri, delle storie, le loro storie.
A mia mamma, ai miei nonni…

Perché visitare la Sicilia centrale?
Il granaio d’italia
Sia se si arriva da Catania o da Palermo, bisogna prendere la A19, l’autostrada che attraversa la Sicilia dalla costa est al nord ovest.
Guidiamo per oltre 200 Km attraverso i campi di cereali che riempiono il paesaggio a perdita d’occhio.
Si intravedono anche i paesaggi collinari e montagnosi dei Monti Erei e delle Madonie.
Dei contrasti di colori che secondo la stagione variano dal verde primaverile fino ad arrivare dopo il forte calore del periodo estivo alle diverse tonalità di giallo e arancione dell’autunno (vi ricordate gli sfondi di Windows?).
Dei borghi e delle piccole città arroccate che danno proprio voglia di essere visitati. Molti pascoli e alcune fattorie abbandonate ed altre ancora in attività. In testimonianza al passato glorioso le rovine di alcuni castelli. Questo fa parte del passato, una Sicilia contesa e pretesa.
Ecco la situazione.
Oggi, questa regione, è molta più calma, quasi addormentata. Un luogo accattivante ed intrigante.
Cosa nascondono questi villaggi aggrappati alle cime?
Chi raccoglie questi ettari di grano? Come vive Enna, la sola provincia siciliana senza accesso al mare?
E Caltanissetta? Capoluogo dalle origini arabe. La sua provincia abbondante di terre fertili e generosa in minerali si estende fino alle coste meridionali.
Per tentare di rispondere a queste domande, bisogna immergersi durante qualche giorno in questa regione fatta di terre agricole e autenticità.
Fra un villaggio e l’altro, non c’è molta distanza. Queste “belle” strade di campagna, non sono sempre in buono stato, quindi bisogna viaggiare lentamente. Contate 1ora circa fra ogni spostamento.
Ad ogni curva, di fronte a noi scopriamo un panorama disegnato alla perfezione dalle coltivazioni. Dalle discese dolci alle pendici scoscese, delle distese di ulivi, di vigne, di mandorli… #foto. Sembrerebbe quasi una versione grezza della Toscana.
“Il granaio d’Italia”, ecco come venivano chiamate queste terre agricole già nel passato. Goethe-Caltanissetta-1787.
Forse è il caso oppure no, ma è proprio qui che si è trovata la statua di Demetra, la dea greca dell’agricoltura…



Attorno a caltanissetta / centro-sud
Fate una piccola pausa da Amico, una panetteria / gastronomia / pizzeria situata nel quartiere Santa Lucia. Qui dal 1955 si possono degustare moltissime specialità zuccherate e salate. Il profumo del fornaio evoca molti ricordi… Il pane ai semi di sesamo, il Cannolo (si dice che proprio qui a Caltanissetta durante la dominazione araba fu inventata questa dolcezza), la pizza con la crema di pistacchi, il “Rollò” dolce tipico arrotolato ripieno di ricotta o le Ciambelle (deliziosi biscotti da inzuppare in un caffè o in un liquore). Il Torrone, grande specialità della zona #delizioso.
Al mattino andate al mercato Strata’a Foglia, uno dei più vivaci ed antichi di tutta la Sicilia. Godetevi i profumi delle erbe aromatiche del luogo, l’origano ed il finocchio selvatico. Ultimamente a rilento, questa attività riprende grazie a dei giovani imprenditori.

Fate una piccola pausa da Amico, una panetteria / gastronomia / pizzeria situata nel quartiere Santa Lucia. Qui dal 1955 si possono degustare moltissime specialità zuccherate e salate. Il profumo del fornaio evoca molti ricordi… Il pane ai semi di sesamo, il Cannolo (si dice che proprio qui a Caltanissetta durante la dominazione araba fu inventata questa dolcezza), la pizza con la crema di pistacchi, il “Rollò” dolce tipico arrotolato ripieno di ricotta o le Ciambelle (deliziosi biscotti da inzuppare in un caffè o in un liquore). Il Torrone, grande specialità della zona #delizioso.
Al mattino andate al mercato Strata’a Foglia, uno dei più vivaci ed antichi di tutta la Sicilia. Godetevi i profumi delle erbe aromatiche del luogo, l’origano ed il finocchio selvatico. Ultimamente a rilento, questa attività riprende grazie a dei giovani imprenditori.
Qui, di sera, la via Consultore Benintendi si trasforma in un luogo di ritrovo di giovani che riempiono il centro della città. Street food, wine bar, caffè letterario (organizzato dal collettivo Creative Spaces): le serate saranno animate!

Da non mancare :
qui il periodo della Pasqua è uno dei più affascinanti di tutta Italia (con Enna e Trapani). Una settimana di feste illuminano tutta la provincia tra folclore e religione. Processioni, teatro di strada, fuochi artificiali. Ogni paese e città ha le sue particolarità (a Delia, a Mussomeli, a Pietraperzia…).
Il 29 settembre c’è un’altra grande celebrazione: quella del Santo patrono: San Michele.
A solo qualche minuto di auto uscendo dalla città:
- Escursioni nella Riseva Naturale di Monte Capodarso e Valle dell’Imera (Rocca di Cerere), membro del gruppo europeo Geopark.
- L’abbazia arabo-romana di Santo Spirito (X secolo)
- Il sito archeologico Gibil Gabib
- L’antenna radio della RAI, alta 286 m. Fino al 1965 era la più alta antenna d’Europa. Oggi c’è in corso un progetto di riabilitazione dell’area e la creazione di un parco. La vista è à 360°.
- Il museo mineralogico e paleontologico della zolfara, a Caltanissetta.
- Il museo archeologico.
Inizio dell’itinerario…
A 40 minuti a sud di Caltanissetta, attraverso delle dolci colline si arriva nella caratteristica città d’arte di Mezzarino. Questo luogo è rinomato per il suo castello medievale del XII secolo. Nel centro, chiese e palazzi dall’architettura essenzialmente barocca. Gruppi di anziani, saggiamente seduti nelle piazze, parlano, sognano e si stupiscono nel veder passare dei turisti!
Le campagne a sud di Caltanissetta sono intatte. Prendete le stradine che portano verso Sommatino e Riesi.
Vivete un’esperienza a contatto della natura e dell’uomo al Forno Santa Rita. Qui incontriamo Maurizio e suo figlio Salvatore con i loro collaboratori. Una storia favolosa. Qui ci rendiamo conto del ricchissimo patrimonio naturale del centro della Sicilia.

Notiamo che ultimamente c’è un ritorno alle origini per le nuove generazioni, un nuovo fenomeno che spinge il ritorno dei giovani a riscoprire le campagne. Andiamo a degustare gli ottimi oli d’oliva Arkè, prodotti dalla famiglia Diliberto. Considerato uno dei migliori oli al mondo, la loro bontà è stata perfino premiata nell’edizione 2018 di Biofach. Se passate qui nel mese di ottobre, venite a vedere oppure partecipate alla raccolta delle olive e alla spremitura.
Approfittiamo di questa zona andando a degustare i vini del Feudo San Martino e della Tenuta Lombardo.
Successivamente passerete vicino a dei vecchi siti minerari dove veniva estratto lo zolfo (fino agli anni ’80 considerato il sito d’estrazione più importante al mondo). Testimoni del passato industriale anche se alcune volte doloroso; sul vostro cammino, è possibile visitare alcuni di questi siti, per esempio quello di Trabia Tallarita a Sommatino oggi trasformato in museo. Altri, all’abbandono, sono degni dei decori di film versione Sergio Leone, musiche di Ennio Morricone. Più comunemente chiamati “film Spaghetti”. Scendendo ancora un po’ più a sud, attraversando delle grandi proprietà vinicole, approfittate di fare il bagno verso Licata (lido Cala del Re) o a Falconara (di fianco al castello).
Un’altra giornata si può dedicare alla visita della Valle dei Templi di Agrigento raggiungibile con la nuova autostrada, a soli 30 minuti da Caltanissetta. Uno dei siti greci meglio conservati di tutto il mediterraneo. Molti festival sono organizzati in questo sito archeologico unico. Che sia di giorno o di notte lo spettacolo è sorprendente.
A 10 minuti di macchina dai templi, ecco Favara, un’altra storia sta nascendo qui. Il centro storico che era quasi abbandonato ha ripreso vita grazie ad Andrea Bartoli, la sua famiglia e una squadra di ambiziosi e coraggiosi. Benvenuti alla Farm Cultural Park #modello.
Dopo un bagno di cultura millenaria, è giunta l’ora di un bagno in mare spettacolare.

Dalla Valle dei Templi, continuate sulla costa selvaggia; qui troverete alte pareti di calcare bianco e lunghissime spiagge. La più conosciuta (ed anche molto turistica) è la Scala dei Turchi a 15 minuti dai templi. Vi consigliamo la Riserva Naturale WWF di Torre Salsa (a 40 minuti). Sulla SS115, arrivati a Montallegro, uscire in direzione Torre Salsa. Per arrivare all’acqua cristallina, l’accesso è un po’ difficile ma ne vale la pena. Prevedere un picnic.
Un’altra magnifica spiaggia, si trova nella riserva naturale Foce del Fiume Platani. Nelle vicinanze, visitate l’area archeologica Eraclea Minoa.
Per arrivarci seguite le indicazioni Eraclea Minoa che vi porteranno facilmente sul luogo.
I greci ed i Romani, hanno sempre saputo vivere in luoghi magnifici.
Di ritorno a Caltanissetta, ci dirigiamo al ristorante 900. Lo chef Andrea Romé rivisita la cucina italiana e siciliana con i migliori ingredienti locali. Una brigata di giovani ragazzi dinamici che con molta energia e passione creano una nuova gastronomia per dare nuove ambizioni a questa terra. Ci piace.
Dolce-Amaro, a base di mandorle… L’Amaro Averna è il digestivo locale. Non si finisce mai un pasto senza averne degustato un bicchierino! Questo amaro è nato qui e continua ad essere distillato qui; la sua ricetta è ancora un mistero e si dice sia stata trasmessa dai monaci cappuccini.
Attorno a caltanissetta / enna centro est
A soli 35 minuti verso l’est, Enna, chiamata “l’ombelico della Sicilia”. Città arroccata nota per essere il capoluogo di provincia più alto d’Italia. Il ricco e imponente duomo del XIV secolo; il castello dei Lombardi dell’anno 1000 a.C., le viuzze medievali ed il panorama a 360° sulle cittadine adiacenti (Calascibetta di fronte) ed il lago sotto (Pergusa). In lontananza l’Etna. Città universitaria riconosciuta.
Se il tempo ve lo permette, a nord di Enna, andate ad ammirare un castello costruito e scavato nella roccia nel paese di Sperlinga.

Strada verso il sud est...
A 40 minuti di strada, il parco minerario Floristella e Grottacalda, uno dei siti archeologico-industriale più importante d’Italia. Questo sito, oggi è un museo a cielo aperto; si possono vedere diversi edifici, due grandi miniere a pozzo e diverse gallerie. A 30 minuti da lì, il sito archeologico siculo e greco di Morgantina con numerosi resti quali il santuario dell’Agorà, il teatro e i mosaici delle ville private, senza dimenticare la famosa Venere di Morgantina. La statua di Demetra dea dell’agricoltura, ha ritrovato da poco il suo posto al museo di Aidone dopo uno stano “soggiorno” al museo Paul Getty di Los Angeles.
A 25 minuti da Aidone, si arriva a Piazza Armerina con il sito archeologico più visitato del centro della Sicilia: la leggendaria Villa Romana del Casale (sito protetto dall’Unesco). Mosaici del IV secolo d.C. conservati perfettamente. I bus dei turisti venuti da tutto il mondo passano un paio d’ore qui e ripartono nelle grandi zone turistiche della Sicilia perdendosi tutto il resto! Anche l’affascinante paese vale la pena di andare a visitarlo.
Ancora un po’ più a sud est, Caltagirone con l’elegante scala di Santa Maria del Monte. 152 scalini decorati con ceramiche. La città è conosciuta in tutto il mondo grazie alla ceramica (vi abbiamo già parlato di Made a Mano, fondata da Rosario Parrinello).
Per la versione itinerante, perché non soggiornare in una tenuta vinicola, al Wine Relais del Pisciotto à Niscemi.
Attorno a caltanissetta / centro ovest
A ovest di Caltanissetta, attraversiamo di nuovo per circa un’ora dei paesaggi collinari magnifici. Le strade qui lo sono un po’ meno…
Appeso alle colline c’è il villaggio di Sutera. Durante le festività natalizie è da vedere per il presepe vivente. Itinerario dei più bei paesi d’Italia.
Di fronte, Mussomeli e la sua imponente fortezza del XIV secolo che offre un bellissimo panorama. Ci soffermiamo sulle numerose iniziative proposte dei redattori della rivista I Viaggi di Cicerone che sono molto impegnati nella promozione della regione (la loro sede è qui).
A 1 ora da qui, Lorenzo Reina, un’artista / agricoltore che circa 30 anni fa ha deciso di trasformare il paesaggio per creare delle opere monumentali in pietra. Il Teatro Andromeda è la sua prima creazione. Notevole la programmazione durante il periodo estivo.
Prendendo la direzione di Polizzi Generosa, visiteremo la Tenuta Regaleali Tasca d’Almerita e le sue vigne. Esperienze enogastronomiche di alto livello.
Per non passare troppo tempo sulle strade, anche se il panorama è eccezionale, la nuova tendenza, è di soggiornare e sconnettersi completamente in un luogo inabituale. Un luogo che concentra tutto quello che avreste visto andando in macchina. Per prima cosa il sorgere ed il tramontare del sole. Benvenuti alla Masseria Susafa.
Slow life garantita! Il posto ideale per partire all’avventura nel Parco Nazionale delle Madonie.
Scorci magnifici sulle montagne e sui paesini in altura, come il paese di Gangi ubicato sulla cima di una collina con l’Etna sullo sfondo. Uno di quei comuni dove il sindaco aveva deciso di vendere per 1€ simbolico le case abbandonate. Bellissima iniziativa, oggi, il paese ristrutturato è uno dei più belli d’Italia.
A 1 ora a nord di Gangi, si trova Castelbuono il paese eco-sostenibile. Da 25 anni, durante il mese di agosto, accoglie il festival Ypsigrock con una programmazione sempre più ricercata.


Benvenuti nella Sicilia rurale quella di una rara bellezza naturale ancora intatta. Patrimonio storico eccezionale. I siciliani anche se a volte sono stupiti vedendo dei visitatori poi sono talmente felici di accoglierli. Lo sguardo gentile e pieno di attenzioni delle nonne, i colori, i profumi, la gastronomia…
La gioventù che un tempo era attirata dai paesi esteri e spinta all’espatrio oggi è più fiduciosa nel futuro e cosciente delle ricchezze della propria terra.
Qui il ritmo rallenta, apprezziamo il passare del tempo. Un vero piacere nell’era dell’immediatezza.
Scoperte inusuali, paesaggi unici, l’interno della Sicilia offre ai suoi visitatori tutta la sua autenticità e unicità.
Sperando di vedervi presto…